Credo nel coaching perché ho vissuto in prima persona il potere del cambiamento. Durante la mia carriera come Project Manager e Agile Coach, ho affrontato momenti di grande pressione, decisioni difficili e sfide che sembravano insormontabili. Ci sono stati periodi in cui il carico di responsabilità era enorme, in cui sentivo di non avere il pieno controllo della situazione, e in cui la paura del fallimento rischiava di compromettere il mio rendimento e la mia motivazione.
In quei momenti ho capito che le competenze tecniche non bastano. Per gestire il cambiamento, la complessità e l’incertezza, serve qualcosa di più profondo: una mentalità forte, resiliente e orientata alla crescita. È stato proprio il coaching ad aiutarmi a trasformare le difficoltà in opportunità, a vedere ogni sfida come un’occasione di apprendimento e a ritrovare la mia direzione anche nei momenti più complicati.
Da quel momento ho scelto di non solo applicare il coaching su me stesso, ma di diventare un Mental Coach per aiutare altre persone a superare i propri ostacoli mentali e professionali. Perché so cosa significa sentirsi bloccati, e so anche che con gli strumenti giusti è possibile ritrovare la motivazione, il focus e la sicurezza per affrontare qualsiasi sfida.
Oggi aiuto professionisti, leader e team a costruire un mindset vincente, superare i propri limiti e raggiungere il massimo potenziale, proprio come ho fatto io. Credo nel coaching perché so che funziona, e perché so che ogni persona ha dentro di sé la forza per cambiare e migliorare—ha solo bisogno del giusto supporto per scoprirlo.